
Nostalgia di casa racchiude sette fra i più importanti racconti della narrativa breve di George Moore. In essa trova massima, eppur garbata, espressione la contraddizione fra il profondo amore per il proprio paese e la voglia di abbandonarlo. Un inno di amore e un grido d’accusa insieme. L’Irlanda rurale di fine Ottocento era un luogo duro in cui essere giovani e muovere i primi passi nel mondo adulto. Fortemente cattolica, povera, lontana dai grandi centri urbani della cultura e del divertimento. I racconti della presente raccolta parlano di queste nuove generazioni di giovani che a cavallo tra Ottocento e Novecento si sono trovati di fronte a un grande bivio: restare in Irlanda, tra gli affetti e i luoghi natii, condannandosi però a una vita di fatica e di povertà, oppure fuggire e tentare la fortuna negli Stati Uniti. Una vita nuova all’insegna della libertà ma che li avrebbe condannati a una perenne nostalgia di casa.

Autore: George Moore – Curatore: Silvia Lumaca
George Moore (1852-1933) è stato un importante scrittore irlandese. Figlio di un prominente politico membro del Parlamento inglese, da giovanissimo si trasferì a Parigi e vi conobbe la Bohème del tempo: divenne amico di Émile Zola con cui voleva rifondare il naturalismo, di Turgenev, Baudelaire, Mallarmé, e dei pittori Manet, Monet, Pissarro, Degas, Renoir. Quando rientrò a Londra e poi in Irlanda, frequentò abitualmente Oscar Wilde e William Butler Yeats con cui teorizzò la rinascita della letteratura gaelica irlandese. Fu critico letterario, critico d’arte (portò per primo l’impressionismo in Irlanda), tragediografo, critico teatrale. Inaugurò la corrente naturalista irlandese con capolavori seminali quali Esther Waters, The Lake e i racconti della presente raccolta.
Editore: Mattioli 1885 Anno edizione: 2020 – Pagine 160 – EAN: 9788862617314
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