Nel 1828, Gauss, matematico, fisico, astronomo, al momento direttore dell’osservatorio di Gottinga, dove vive con la seconda moglie Minna e i figli, viene invitato da Alexander von Humboldt, esploratore, geografo e scienziato, a Berlino, dove si svolge un congresso di scienziati tedeschi. Gauss non ha nessuna voglia di parteciparvi, non ama viaggiare, la gente non gli interessa, è un tipo solitario, pedante e scorbutico, ma Humboldt è più testardo e riesce a convincerlo. L’incontro fra due delle menti più geniali della Germania illuminista fornisce all’autore l’occasione di narrare le incomparabili vite dei due personaggi, dall’infanzia al 1828 passando per il viaggio e il trattato che hanno fondato la geografia e la matematica moderne. Kehlmann descrive l’ambiente politico e accademico della Prussia, della Francia, della Spagna, delle Americhe e della Russia. Racconta di rapporti familiari, affetti e amori, di scienziati alle prese con i più svariati e originali campi di studio, riferisce di guerre e colonialismo, di schiavi e rivoluzioni, di bustarelle e sedute spiritiche, scende nella mente dei due protagonisti svelandone sogni e ideali, idiosincrasie e intuizioni, creando un mozzafiato romanzo d’avventura costruito su una fulgida ironia. Prende per mano il lettore che si ritrova a viaggiare con Humboldt su traballanti canoe, a salire le più alte montagne, a scendere nei crateri e a viaggiare su navi che non si sa bene come raggiungono le loro mete, a seguire con chiarezza le scoperte di Gauss, a sorridere delle sue manie, ad appassionarsi alle sue idee, al suo modo di vedere il mondo e la vita, di guardare al futuro. Un romanzo intelligente, brillante, divertente, ricco di humour; il ritratto irridente ma appassionato e devoto dell’epoca di massimo splendore della cultura tedesca: i mostri sacri, da Goethe a Kant, scendono dal piedistallo e diventano esilaranti personaggi di una commedia fondata su un’assoluta accuratezza storica.
Daniel Kehlmann
Feltrinelli
256
9788858827178