Fatma, insieme al nano Recep, figlio illegittimo del suo defunto marito, vive ancora nella casa in cui si trasferì con il suo sposo – un medico fallito, attivista politico e alcolista – quando decisero di abbandonare Istanbul agli inizi della rivoluzione del 1908. Nella cadente villa in legno Fatma, altezzosa e bisbetica, trascorre i giorni e le notti assorta nei ricordi, a rodersi in un cupo sentimento. I suoi figli sono morti, ma i suoi tre nipoti ogni estate vanno a trovarla per un breve soggiorno.
Faruk, il maggiore, è uno storico che, abbandonato dalla moglie, ha trovato nell’alcol un efficace palliativo alla noia; Nilgün è un’affascinante studentessa progressista che sogna una rivoluzione sociale che non arriva mai; il giovane Metin è un genio della matematica che vuole emigrare negli Stati Uniti per arricchirsi. Tutti e tre, per motivi diversi, desiderano che la nonna venda la casa.
Autore Orhan Pamuk, traduzione di Francesco Bruno
Einaudi editore, collana Super ET, ISBN 9788806183516
Pagine 372
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.