Anthony non sa quasi nulla di suo zio Désiré, ormai morto da tempo. Persino il suo nome è a malapena pronunciato, come se anche il solo nominarlo potesse richiamare dolorosi segreti dal passato. Ma la curiosità spinge Anthony a cercare le tracce di quella vita misteriosa tra le fotografie e i documenti, nelle pieghe dei silenzi, in mezzo alle parole sconnesse del nonno affetto da Alzheimer. E la verità lentamente viene a galla. Dall’ascesa sociale dei nonni, che gestiscono la macelleria del paese, ricostruisce la vicenda del loro figlio prediletto, lo scapolo più ambito, quello che di giorno lavora in uno studio notarile e di notte frequenta tutti i locali più alla moda.
Quello che vive una doppia vita, da un lato le aspettative della famiglia piccolo-borghese, dall’altro la tendenza agli eccessi, e che una mattina viene ritrovato per strada, crollato con una siringa nel braccio; o «addormentato», come si diceva al tempo. In un piccolo villaggio della campagna francese, dove tutti sanno tutto, lo scandalo è forte, la malattia di cui è affetto rappresenta uno stigma sociale da evitare a ogni costo. Désiré ha contratto l’AIDS, proprio quando tutto il mondo inizia a parlarne, e il suo crollo psicologico e poi fisico trascina con sé tutta la famiglia.
Autore: Anthony Passeron traduzione di Chiara Manfrinato
Editore: Ugo Guanda, narratori della Fenice
Pagine 240
ISBN 9788823532946